La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd) ha svolto un’audizione su richiesta del sindaco di Magliano Romano, Ercole Turchi (accompagnato da numerosi primi cittadini dell’area Tiberina, Flaminia e Cassia) sulla presentazione, da parte dell’azienda Idea 4 Srl, di un progetto di riclassificazione della discarica esistente da rifiuti inerti a speciali non pericolosi in località Monte della Grandine. Un progetto che vede fortemente contrarie le comunità locali.
I motivi sono stati, in apertura di seduta, riepilogati dallo stesso sindaco Turchi: scarsa distanza della discarica dal centro abitato, da aziende agricole e aree sensibili o protette, con relativa violazione di piani e leggi regionali attualmente in vigore.
Presente all’incontro l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Refrigeri, che ha ribadito che “non esiste nessun piano regionale in cui Magliano Romano è indicata come discarica per rifiuti pericolosi”.
“Lo scorso 29 luglio – ha ricostruito l’assessore – la società Idea ha presentato una istanza di Via per il suo progetto. Entro i termini sono pervenute sei osservazioni e siamo disponibili a valutare anche nuovi contributi a riguardo, nell’ottica di una massima partecipazione e condivisione con i territori”.
Per le opposizioni, il consigliere Santori (Gruppo Misto) ha evidenziato l’assenza dell’assessore ai Rifiuti, chiedendo tempi certi per la conclusione dell’iter amministrativo relativo alla richiesta avanzata dalla società Idea. Il consigliere Porrello (M5S) ha posto l’attenzione sulla estrema vicinanza dell’area in questione al Parco di Veio e ha assicurato pieno sostegno alle iniziative di protesta intraprese dalle comunità locali. Un sostegno condiviso da tutti i consiglieri regionali presenti all’audizione.
In chiusura dei lavori, il presidente Panunzi ha ringraziato tutti gli intervenuti, ribadendo l’importanza del ruolo degli amministratori locali in questioni delicate come la gestione dei rifiuti: “Ci riuniremo nuovamente non appena ci saranno novità sull’istanza presentata e dico di più: sarebbe il caso che in assenza di un piano regionale specifico ci fosse una moratoria sulla presentazione di pratiche estemporanee che riguardano ora un territorio, ora un altro”.
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