“Trasparenza e difesa nell’esclusivo interesse del territorio e dei cittadini sono sempre stati l’unica, imprescindibile premessa, alle posizioni che ho assunto in merito a qualsiasi settore. Non fa eccezione la questione dei rifiuti e dell’ipotesi di discarica ad Aprilia, che sta ingenerando in alcuno la stessa confusione che si preferisce additare ad altri. Alle critiche e ai dubbi rispondo, come sempre, con la trasparenza e con i fatti. Gli stessi che sono contenuti nel piano provinciale dei rifiuti che, allora in qualità di assessore all’ambiente della Provincia di Latina, ho presentato ed è stato approvato all’unanimità dal consiglio a settembre del 1997. Un piano che, oltre a contenere l’analisi e gli studi del contesto ambientale e del bacino di utenza della Provincia di Latina, relazionava circa il fabbisogno dello smaltimento e sulla realizzazione di un sistema integrato per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, individuava le aree idonee alla localizzazione degli impianti, comprese le discariche di servizio, necessarie alla chiusura del ciclo sul territorio di competenza. Come si può notare il principio dell’autosufficienza, nonché quello dell’imprescindibile esigenza di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio che li produce è sempre stato l’asse su cui ogni scelta, decisione o posizione è stata da me assunta. Principio evidentemente condiviso da chi oggi governa la Provincia di Latina visto che lo ha attuato anche nell’ultima delibera redatta in base alle funzioni amministrative, che per legge le competono, concernenti la programmazione e l’organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, approvata all’unanimità dal consiglio provinciale a maggio 2016 e contenente la proposta di aggiornamento del piano provinciale dei rifiuti. Atto con cui la Provincia di Latina, non spogliandosi delle proprie responsabilità, ha preso cognizione della situazione reale, valutato i dati, recepito le istanze degli enti locali, ha determinato l’impiantistica necessaria a soddisfare il proprio fabbisogno identificando, con due cartine dettagliate, le aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, comprese le discariche di servizio e le zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento comprese le discariche di servizio. Tutti documenti visionabili sull’albo pretorio della Provincia di Latina. Ad un attento osservatore non sfuggirà che in questi piani l’ipotesi di una discarica di Aprilia insiste su un’area considerata non perfettamente idonea. Tanto è che il parere tecnico, espresso dalla Provincia di Latina in sede di Valutazione di impatto ambientale (VIA) a settembre 2016, è stato contrario poiché l’area in questione è stata ritenuta non idonea rispetto al quadro programmatico, dal punto di vista progettuale, rispetto ai criteri localizzativi, dal punto di vista dell’inquadramento di suolo e sottosuolo, sul piano ambientale e della tutela delle acque. Questo dimostra che la Provincia di Latina sa bene cosa vuole. Vuole chiudere il ciclo dei rifiuti sul proprio territorio senza scaricare su altri le proprie incapacità e irresponsabilità. Le mie posizioni non sono contro qualcuno ma a sostegno e nel rispetto di scelte collegiali. Questo significa combattere il monopolio dei rifiuti, senza favorire alcuno, nel solo interesse che conosco che è quello del territorio e dei cittadini che rappresento in modo trasparente, coerente e consequenziale”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone
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