Anche l’anno che sta per concludersi segna un bilancio positivo dell’attività preventiva e repressiva dei reati svolta in tutta la provincia dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina. I risultati conseguiti sono il prodotto di un efficace contrasto che deriva soprattutto dalla conoscenza del territorio, delle dinamiche criminali e da un approccio metodico, grazie anche alla sinergia con le altre forze dell’ordine, coordinate dalla guida illuminata di S.E. il Prefetto Maurizio FALCO.
Particolare impulso è stato dato, continuando il percorso intrapreso l’anno precedente, all’attività di prevenzione e controllo del territorio, con servizi specifici e capillari, sia in città sia in provincia, con l’impiego prevalente dei comandi Stazione supportati dalle pattuglie della Radiomobile che hanno fornito un contributo qualificato.
Nel contrasto alla criminalità, sia associativa/organizzata sia predatoria, il Comando Provinciale ha attuato una strategia frutto di un’attenta analisi operativa che prevede la pianificazione di servizi volti a prevenire fenomeni criminali di immediato impatto sociale (reati predatori che aumentano la percezione di insicurezza della popolazione), nonché di attività investigative complesse finalizzate ad aggredire una criminalità più strutturata, capace di inserirsi nel tessuto economico di questa Provincia, poste in essere dalle articolazioni del Comando Provinciale di Latina (Reparto Operativo, Nucleo Investigativo e Informativo, Nuclei Operativi di Compagnie) in sinergia con le componenti speciali dell’Arma (ROS, NAS, NOE, NIL), .
Dal punto di vista repressivo l’Arma ha aggredito diversi fenomeni nell’ottica di rendere più sicura e vivibile la vita nel territorio pontino: dal contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e alla criminalità organizzata, ai reati contro la persona ed il patrimonio nonché ai reati contro la P.A., non dimenticando le misure preventive di tipo personale e patrimoniale.
Dall’esame dell’andamento della delittuosità, quest’anno si registra un leggero aumento dei reati rispetto al 2021. Il dato risente di alcuni fattori particolarmente significativi, quali la crisi economica, la fine del lockdown con una ripresa di tutte le attività economiche, una maggiore circolazione delle persone e un incremento del turismo.
Tuttavia, l’impulso operativo voluto dal Col. D’ALOIA ed il conseguente incremento di specifici servizi di prevenzione, finalizzati in particolare al contrasto dei reati predatori, hanno consentito un netto aumento del livello di sicurezza in particolare nelle ore serali e notturne. Molteplici, tra l’altro, i servizi e i controlli nei fine settimana nelle zone della c.d. movida, per garantire il divertimento all’insegna della sicurezza.
Ciò ha consentito un calo soprattutto dei reati di maggior allarme sociale come le rapine e gli scippi, verso cui è massima l’attenzione nell’azione di contrasto poiché incidono in maniera diretta sulla percezione di sicurezza dei cittadini. Si registra, altresì, un calo dei furti di auto e motocicli, in esercizi commerciali e scippi, mentre si registra un aumento dei furti in abitazione e su automezzi.
Merita poi un particolare rilievo l’azione posta in essere dall’Arma territoriale in sinergia con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro nel contrasto agli incidenti sul lavoro e alle truffe sul reddito di cittadinanza.
Sul caporalato si è attuata ed è ancora in corso una strategia semplice ma allo stesso tempo efficace, soprattutto per quanto concerne l’impiego di manodopera indiana, rappresentando la comunità di Latina una delle più numerose presenti in Italia. Si sta procedendo con l’identificazione, direttamente sul posto di lavoro, dei lavoratori i quali vengono “intervistati” sui vari aspetti concernenti il tipo di rapporto di impiego che li lega al proprio datore di lavoro. I dati poi vengono confrontati con i contratti, le risultanze delle banche dati e le testimonianze delle parti interessate. Inoltre, è stata parallelamente avviata un’attività sulla distribuzione di sostanze dopanti ai braccianti indiani, ormai sempre più utilizzate per lenire la stanchezza e il dolore. Gli esiti di tali attività hanno consentito di procedere al sequestro di un ingente quantitativo di bulbi di oppio.
Molto è stato fatto anche in tema di prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, attraverso proposte al Prefetto finalizzate all’emissione delle interdittive antimafia.
Significativa, inoltre, l’attività di prevenzione a tutela della sicurezza stradale attuata attraverso l’impiego di numerose pattuglie e controlli dell’utenza stradale mediante l’utilizzo dell’alcol test con numerose patenti ritirate.
Anche sotto il profilo divulgativo/educativo sono state incrementate le iniziative in ambito locale nel solco tracciato dal Comando Generale dell’Arma.
Un’attenzione particolare è stata indirizzata dall’Arma alle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere. Sempre costante e viva, infatti, l’attenzione e l’impegno che l’Arma pone nell’attività di prevenzione e contrasto a questo spregevole fenomeno, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti disponibili per evitare che comportamenti violenti degenerino in condotte più gravi.
In particolare, lo sforzo compiuto nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla particolare tematica e sugli strumenti normativi previsti dal c.d. codice rosso ha permesso un significativo contenimento dei reati e un incremento dell’azione di contrasto da parte dei Carabinieri dell’intera provincia. È stata intensificata la collaborazione, stringendo relazioni trasversali, con le associazioni antiviolenza del territorio e nei singoli Comandi Stazione disseminati sul territorio è stato formato personale, facente parte di una Rete nazionale realizzata dal Comando Generale, appositamente addestrato per garantire il dovuto supporto alle vittime di violenza.
In tale contesto si inseriscono, peraltro, diversi progetti a livello locale, già da tempo avviati e volti al contrasto della violenza sulle donne, nella convinzione dell’importanza del ruolo che anche l’Arma deve svolgere per potenziare l’azione di prevenzione.
Tra i tanti si ricorda il convegno dell’8 marzo dal titolo “Donne, una Rete per uscire dalla violenza”, durante il quale è stata presentata la rete territoriale, illustrato agli uditori le procedure da seguire nel denunciare eventuali violenze subite, informandoli della presenza presso il Comando Provinciale di una stanza dedicata all’accoglienza e all’ascolto protetto di vittime di maltrattamenti e di abusi, realizzata con il contributo del Club Soroptimist di Latina.
Il 24 e il 27 novembre, in occasione delle iniziative per commemorare le donne vittime di violenza, nel ribadire, ancora una volta, l’importanza della prevenzione, dell’informazione e dell’approccio sinergico tra i vari operatori coinvolti e al fine di sensibilizzare maggiormente i giovani studenti sulla tematica, il Provinciale di Latina, unitamente alle associazioni di settore, ha realizzato un convegno e una serata Arancione nel corso della quale si è tenuto un concerto a cui hanno partecipato giovani bands costituite da ragazzi degli Istituti superiori della città di Latina.
Sempre sul piano della prevenzione, l’Arma ha offerto un decisivo contributo di competenze e professionalità nell’attività di sensibilizzazione e formazione dei giovani studenti sul tema della legalità, con particolare riferimento al bullismo ed ai rischi legati al cyber-bullismo, nonché all’uso consapevole dei social media.
In tale contesto, oltre ai percorsi didattici e ai convegni, realizzati mediante conferenze ed incontri con gli alunni dei licei e delle scuole medie inferiori della provincia sul tema degli stupefacenti, dell’alcolismo, dello stalking, dei rischi del web e del bullismo, è stata avviata una campagna divulgativa sul rischio correlato all’abuso di internet e le conseguenze di un uso senza regole dei social. Oltre ai giovanissimi, incontrati tra i banchi di scuola, l’Arma dei Carabinieri ha mostrato sensibilità verso le fasce più deboli rappresentate dalle persone più anziane, predisponendo un apposito vademecum contro l’odioso fenomeno delle truffe ai loro danni. A tal fine, numerosi sono stati i colloqui con gli anziani nelle parrocchie e nei centri per anziani del territorio pontino, al fine di fornire i giusti consigli per evitare di finire nella rete di persone senza scrupoli.
Ripercorrendo l’anno 2022 ricordiamo:
- l’indagine, denominata DUNE, condotta, nel settore della pubblica amministrazione, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, che ha visto coinvolti amministratori e dirigenti del comune di Sabaudia, presunti responsabili a vario titolo di peculato, corruzione e turbata libertà degli incanti;
- l’indagine convenzionalmente denominata i Pubblicani, che ha consentito di disarticolare gruppi criminali responsabili di diverse spedizioni punitive, connotate da particolare violenza, nei confronti di coloro i quali non avevano accettato di sottomettersi alla loro volontà di controllare alcuni settori illeciti, tra cui la vendita di stupefacenti;
- l’indagine convenzionalmente denominata Status QUO, volta a contrastare il traffico di stupefacenti nei quartieri più difficili del capoluogo pontino, che ha permesso di arrestare la frangia rimasta in libertà del decimato clan TRAVALI/DI SILVIO, tra cui la reggente del clan per estorsione aggravata dal metodo mafioso;
- l’operazione, convenzionalmente denominata GIANO, che ha consentito di disarticolare un’associazione italo-marocchina dedita all’importazione internazionale di stupefacente da commercializzare nel territorio pontino;
- l’indagine Phontos 2, che ha consentito di smantellare un sodalizio criminale dedito in prevalenza al traffico di sostanze stupefacenti nei Comuni di Ponza (LT) e Roma, traendo in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere (emessa dal GIP di Cassino) 8 soggetti rintracciati nei comuni di Ponza, Roma e Napoli;
- il fermo di p.g. di 3 soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili della recente rapina di 65.000 euro in danno di un imprenditore di Mondragone;
- due ordinanze nei confronti di altrettanti soggetti campani, ritenuti responsabili di una serie di furti con destrezza avvenuti nel sud pontino con la cd. tecnica della ruota bucata;
- la chiusura del bar Santoro e del Ristorante Pesce matto a Formia per connivenze del titolare con la ‘ndrangheta, a seguito di interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Latina su proposta del Comando Provinciale, un provvedimento amministrativo finalizzato a prevenire e reprime i tentativi di inquinamento del tessuto socio/economico; analogo provvedimento antimafia è stato emesso, su proposta del Comando Provinciale, dalla Prefettura di Napoli nei confronti della ditta Fo.Vi. Gas Srl riconducibile al clan Mallardo di Giugliano in Campania, che curava la manutenzione degli impianti termici degli edifici del Comune di Latina;
- l’arresto di due persone a Terracina per i reati di “concorso nei reati di occupazione e invasione di demanio marittimo, invasione di terreni o edifici, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, tentata estorsione, istigazione alla corruzione aggravata, falsità ideologica commessa dal P.U. in atti pubblici, tentata truffa aggravata, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e detenzione abusiva di munizioni” e la denuncia a piede libero di 10 persone;
- l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari di 3 soggetti ritenuti responsabili del reato di “concorso in lesioni personali aggravate a scopo intimidatorio e discriminatorio connesso all’orientamento sessuale”;
- un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri nei confronti di due soggetti resisi responsabili, in concorso, di tentato omicidio e di 33 rapine perpetrate ai danni di farmacie, supermercati e privati cittadini nel Comune di Aprilia e zone limitrofi;
- un arresto ad Aprilia per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra con il conseguente sequestro di 850 piante di marijuana, 1 fucile Ruger AR15 e 48 cartucce calibro 5,56, 175 grammi di cocaina, 215 grammi di hashish e 14 kilogrammi di marijuana;
- un arresto per tentato “femminicidio” di un soggetto che aveva lacerato, con una lama, i polsi ed il collo della moglie per poi tentare il suicidio provocandosi ferite ai polsi;
- un arresto per violenza sessuale, tentato omicidio aggravato, rapina, resistenza a P.U., violazione di domicilio e danneggiamento, di un soggetto che si era introdotto, scassinando la porta, all’interno dell’abitazione di una donna e dopo aver colpito ripetutamente la signora, l’aveva scaraventata a terra nel tentativo di strangolarla;
- ordinanza di custodia cautelare di quattro soggetti ritenuti i responsabili dell’incendio di uno stabilimento balneare di Sabaudia;
- un fermo di indiziato di delitto per il reato di per tentato omicidio, per aver cosparso di benzina la vittima, che si trovava presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, dandogli fuoco;
- l’arresto di un tassista che trasportava 53,00 di bulbi essiccati di papavero da oppio, confezionati in dosi da gr.100 circa cadauno;
- infine, è cronaca di questi giorni, l’arresto operato dal Nucleo Investigativo, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, del presunto esecutore dell’omicidio commesso a Sabaudia il 21 dicembre 2021.
Si rammentano, infine, alcuni episodi di salvataggio di vite umane:
- i militari della stazione cc di Scauri di Minturno, la notte del 28.08.2022, hanno interrotto l’azione suicida di una donna che, in evidente stato di alterazione psico-fisica, si era tuffata in mare con intento suicida, desistendo solo grazie all’intervento dei Carabinieri della locale stazione che riuscivano a dissuaderla dal compiere il tragico gesto;
- Un sessantenne domiciliato a Minturno ha tentato il suicidio mediante impiccagione, evento evitato dal pronto intervento dei Carabinieri di Minturno e Scauri di Minturno, che provvedevano a tagliare il cappio scongiurandone l’esito drammatico.
Il 2022 è stato sicuramente un anno estremamente impegnativo per il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina; lo testimonia il fatto che il 75% dei reati di tutta la provincia è stato denunciato all’Arma dei Carabinieri. Ciò ha richiesto maggiore attenzione e impegno nei servizi soprattutto di prevenzione, a tutela dei cittadini e dei commercianti che, dopo l’abolizione delle restrizioni sul Covid, hanno avuto la possibilità di riprendere una vita normale. Tuttavia, la risposta dell’Arma è stata, ancora una volta, attenta e puntuale, soprattutto nelle zone più isolate del territorio e al fianco delle fasce più deboli e indifese.
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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