Nella mattinata del 19 luglio scorso, alle 9.30 si è svolta l’udienza in camera di consiglio presso il Tribunale della libertà di Roma, composto dai giudici Carmine Castaldo, Fabio Mostarda e Stefano Calabria, per il riesame dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Antonello Lovato, 38enne di Latina, detenuto dal 1 luglio per l’omicidio di Satnam Singh, 31enne indiano. La difesa, rappresentata dagli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi, ha rinunciato al giudizio, citando motivazioni specifiche. In un comunicato ufficiale, hanno evidenziato i gravi rischi per la salute e la sicurezza dell’imputato presso la Casa circondariale di Frosinone, già documentati dalle amministrazioni penitenziarie di Latina e Frosinone. È stato sottolineato che l’intensa attenzione mediatica ha aumentato i rischi per Lovato, compresi potenziali attacchi in caso di annullamento dell’ordinanza, colpendo anche i suoi familiari come possibili bersagli di violenza. In questo contesto, gli avvocati Antinucci e Perotti hanno formalmente richiesto un incontro con il Procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe De Falco, e con il P.M. Marina Marra, per discutere il clima di allerta sociale legato al “Caso Lovato” e per concordare l’apertura di un libretto di deposito giudiziario per risarcire i familiari di Satnam Singh, deceduto il 19 giugno.
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