Sabaudia: Spaccio di cocaina gestito a casa, quattro arresti

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Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dai Carabinieri della stazione di Sabaudia, nei confronti di persone, accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta della conclusione di un’indagine partita nel novembre 2021 nell’ambito della quale erano stati effettuati alcuni sequestri di droga a carico di alcuni consumatori di Sabaudia e che aveva portato a scoprire come i quattro individui, di cui uno residente a Sabaudia, uno a Latina ed uno sottoposto agli arresti domiciliari per precedenti reati, legati agli stupefacenti, gestissero, nell’abitazione di uno di loro, una fiorentissima attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle attività d’indagine, in oltre, i Carabinieri avevano già tratto in arresto 2 persone, sequestrato oltre un kilo di cocaina purissima, recuperando materiale per il taglio, il confezionamento e la pesatura delle dosi, una pistola di provenienza illecita e somme di denaro contante ritenute provento dell’attività illecita, a riprova dell’eccellente andamento commerciale della piazza di spaccio. Nella mattinata di oggi nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, i militari hanno perquisito le abitazioni in uso agli arrestati anche col supporto e la partecipazione di un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri Cinofili di Santa Maria di Galeria rinvenendo ulteriori 188 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina in parte suddivisa in dosi ed in parte ancora da tagliare, opportunamente occultate all’esterno dell’abitazione incriminata, in uno dei canali di bonifica che scorre davanti quella casa, nel comune di Sabaudia. Il quarto destinatario dell’ordinanza di misura cautelare è stato arrestato, a seguito di approfonditi accertamenti dei carabinieri, mediante la collaborazione internazionale, dalla Guardia Civil spagnola a Las Palmas, comune dell’arcipelago delle Canarie, dove aveva aperto un’attività imprenditoriale. Gli altri arrestati, al termine delle operazioni, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza dell’Arma, in attesa di essere trasferiti in carcere, mentre uno di loro attenderà il processo in regime di arresti domiciliari.


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