Sabaudia: “Spighe verdi 2023”, ieri la consegna degli attestati agli imprenditori agricoli

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La sala consiliare del Comune di Sabaudia ha ospitato ieri pomeriggio la cerimonia di consegna degli attestati di riconoscimento ‘Spighe Verdi 2023’ agli operatori agricoli e florovivaistici del territorio.
La Città delle dune è il terzo anno consecutivo che ottiene il riconoscimento dalla Foundation for Environmental Education come uno dei Comuni rurali attenti alla sostenibilità e al territorio. Sabaudia, dunque, non solo Città marittima e di turismo con la Bandiera Blu, ma anche terra di agricoltura e sostenibilità. Quella di ieri è stata anche l’occasione per affrontare le problematiche relative allo smaltimento della plastica.

“Il riconoscimento “Spighe Verdi 2023” testimonia il nostro impegno a preservare e promuovere l’agricoltura sostenibile – ha chiosato il Sindaco. Ed è per questo che ci stiamo impegnando anche per risolvere l’annoso problema dello smaltimento delle plastiche che da anni coinvolge gli imprenditori del comporto agricolo e florovivaistico di Sabaudia.

Il Comune, d’intesa con gli imprenditori appartenenti a varie Associazioni di categoria, ha costituito un gruppo di lavoro da me
presiedutoz ha concluso Alberto Mosca. Abbiamo già stilato un documento che evidenzia la situazione, le ipotesi di soluzione e le proposte da adottare”.

“Il Comune di Sabaudia, ha commentato il vice sindaco, Giovanni Secci, sta portando avanti diverse progettualità per il comparto agricolo per continuare a fare crescere sempre più uno dei
settori più importanti della nostra città. Come Amministrazione vogliamo coniugare lo sviluppo sostenibile con l’eccellenza produttiva, affinché l’agricoltura continui a svolgere un ruolo chiave nel nostro contesto sociale ed economico, al fianco dell’importante settore turistico”.

Tra le proposte più interessanti, stilate dall’Amministrazione Mosca e riportate in un documento per risolvere l’annoso problema dello smaltimento delle plastiche, si leggono: ‘Incrementare il numero di stazioni ecologiche e punti di raccolta autorizzati per accelerare le procedure di ritiro, evitando lo
stoccaggio; rimborsare agli imprenditori agricoli, anche una tantum, i costi sostenuti a titolo di contributo per il PolieCo, oppure impiegare i fondi provenienti dal gettito del contributo per
finanziare nuovi centri di smaltimento.

Proposta non meno importante anche quella di favorire
l’impiego di materiali biodegradabili in sostituzione delle plastiche nere, mediante la concessione di adeguati finanziamenti volti a compensare i maggiori costi di approvvigionamento, per lo meno in fase iniziale”.


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