“La decisione di chiudere il Cup (Centro unico di prenotazione) nella provincia di Latina il 16 agosto 2014 è assurda. Per questa ragione ho scritto immediatamente al direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per sapere se siano al corrente della decisione di chiudere il Cup nella provincia di Latina il 16 agosto e quali decisioni immediate intendono assumere per evitare questa ingiustificata sottrazione di servizi.
Ancora una volta, ci troviamo a dover prendere atto, qualora la notizia sia avvalorata, di una sottrazione di servizi e di una riduzione di funzionalità di una struttura fondamentale ed imprescindibile per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Sono sconcertato da questa decisione perché mette in secondo piano piano le esigenze dei pazienti e soprattutto di coloro che soffrono patologie gravi, di malattie oncologiche o ematologiche, donne in gravidanza, portatori di handicap, che richiedono la costanza e la continuità di cure e che si vedono privati del proprio diritto. Ancora una volta, ed inspiegabilmente ci troviamo di fronte ad una voragine che fagocita le fasce più deboli della nostra società. La sanità non può e non deve andare in vacanza, non si prendono ferie dalle malattie debilitanti e gravi, non si può andare in vacanza “dalla vita”. Non contesto il sacrosanto diritto ad usufruire delle ferie per il personale impiegato nei Cup ma condanno l’eventuale mancanza di una pianificazione che consentisse di garantire la continuità del servizio con la semplice alternanza del personale impiegato così come accade in qualsiasi ufficio e così come accade per il personale dei laboratori e degli ospedali”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone
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