“Sanità, anche il paradosso e l’assurdità sono stati superati dalla realtà. La vita reale, quella che tutti i cittadini devono affrontare e che Zingaretti non vuole vedere.
Nei nostri ospedali, dal Dono Svizzero di Formia passando per il San Giovanni di Dio di Fondi, arrivando fino al Santa Maria Goretti di Latina e ai presidi di Aprilia, al danno si aggiunge la beffa. I cittadini prima devono attendere mesi, a volte anche un anno, per prenotare una ecografia o una visita oculistica. Poi un giorno prima della data stabilita per effettuare il controllo l’esame viene cancellato. E questo, purtroppo, accade anche per altre specialità. La ragione? La mancanza di medici e tecnici. Il risultato? Al Dono Svizzero di Formia, per fare alcuni esempi, effettuare esami radiologici è impossibile perché non ci sono i medici e quelli presenti non riescono a far fronte al flusso di domande pervenute. I problemi legati al personale, alla sicurezza degli ospedali, così come sottolineato dalle sigle sindacali, non vengono né affrontati né, ovviamente, risolti. Le assenze per malattia, maternità, non vengono sostituite. E la paralisi è all’ordine del giorno. Il presidente Zingaretti dovrebbe trovare il tempo tra un convegno ed un altro, tra un comizio e l’altro, di fermarsi e vedere cosa sta accadendo. Solo in questo modo, forse, smetterà di dire che nella sanità va tutto bene, che le liste di attesa sono un ricordo, che siamo pronti ad uscire dal commissariamento. E, anche qui il forse è d’obbligo, comincerà ad ascoltare i cittadini, a recepire le nostre proposte. Per questa ragione presenterò una interrogazione a risposta immediata per capire cosa si intende fare, se il direttore generale della Asl Caporossi sta dialogando con la Regione per far fronte alle carenze in organico che stanno paralizzando la nostra sanità e ledendo i diritti dei cittadini costretti oggi a sobbarcarsi di spese ingenti, che potrebbero essere evitate, per effettuare esami in strutture private. Zingaretti sta giocando con la vita delle persone. Deve smetterla. Non ci fermeremo di fronte a nulla finchè il presidente non uscirà allo scoperto e risolverà concretamente questa situazione. La situazione è diventata insostenibile come dimostrano anche le proteste provenienti da sindaci ed amministratori del Pd e del centrosinistra. Di questo passo fa bene il sindaco di Amatrice a chiedere l’autonomia dalla Regione Lazio. Di questo passo, se vogliamo sopravvivere, solo la secessione dal nulla che impera in questa Regione sarà la strada da seguire”.
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