Approvato il regolamento del settore giochi con particolare riferimento all’attività di contrasto alla diffusione indiscriminata del gioco ed all’attività di prevenzione della ludopatia. Il Consiglio Comunale nell’assise dello scorso 27 ottobre ha voluto adottare questo strumento di regolamentazione di un settore che tende a crescere in maniera indiscriminata procurando numerosi danni sociali alle famiglie ed all’intera collettività. La ludopatia è ormai trattata come una vera patologia medica e molte sono le campagne e le politiche adottate ad ogni livello per scoraggiarvi il ricorso e cercare di proteggere le categorie più deboli della società che, come spesso accade, sono le vere vittime di questo fenomeno. Il regolamento oltre a stabilire una serie di norme del settore, in linea con la recente legislazione nazionale e regionale, individua i luoghi sensibili nella cui vicinanza è tassativamente vietata l’apertura di nuove attività che abbiano come oggetto quello contemplato nel regolamento, e ciò, come già scritto a tutela in modo particolare dei bambini e degli anziani. Già in passato l’Anci aveva iniziato la lotta contro gioco d’azzardo snocciolando numeri a dir poco preoccupanti in merito a quella che la stessa Anci definiva una vera piaga sociale. Tre anni fa circa, il gioco d’azzardo rappresentava la terza industria italiana con cento miliardi di fatturato e pari al 4% del PIL nazionale; esso assorbiva il 12% della spesa delle famiglie italiane con quindici milioni di giocatori abituali di cui tre milioni a rischio patologico ed 800.000 per i quali il gioco era già una vera e propria patologia. Questi numeri, come detto risalenti a circa tre anni fa, risultano purtroppo in aumento e per questo hanno indotto in questi anni a molteplici campagne volte a sollecitare i sindaci ad adottare una legislazione ad hoc volta a prevenire e, ove necessario, a reprimere questa tragedia. Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita effettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale e di aspettativa futura. Questo fenomeno, e stiamo ovviamente parlando del gioco d’azzardo lecito, sta mettendo a serio rischio la tenuta della società distruggendo le persone, le famiglie e la comunità. Questo uno dei motivi che ha visto scendere in primo piano su questo tema anche la Chiesa locale che in più occasioni ha sollecitato l’adozione di strumenti normativi in tal senso oltre a politiche sociali di prevenzione. L’unico rammarico, ma non è un sorpresa, è il voto contrario della minoranza, voto che denota le sensibilità e l’interesse per i problemi di carattere sociale cui, evidentemente, si preferisce anteporre problemi e/o interessi di carattere lobbystico.
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