Sessa Aurunca: Braccianti sfruttati e presi a cinghiate. Nei campi anche per dodici ore

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Avevano battezzato la loro azienda agricola “Campofelice” ma, contrariamente a quanto si poteva immaginare dal nome, l’ambiente lavorativo era tutt’altro che rosa e fiori. Quattro imprenditori agricoli del Napoletano – tutti imparentati tra loro e con attività operativa nelle campagne del Casertano – stando a una inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, avrebbero sfruttato lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno approfittando del loro stato di necessità e bisogno, utilizzando illegalmente manodopera clandestina. Reati che hanno consentito ai quattro indagati di procurarsi anche un ingiusto profitto dall’Inps, con un danno di oltre settantamila euro. I carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro), infatti, ieri hanno eseguito una misura di divieto di dimora in provincia di Caserta nei confronti dei quattro su provvedimento del gip del tribunale sammaritano, Orazio Rossi.


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