A giorni dall’assemblea dei sindaci della provincia di Fr, da cui è scaturita la decisione del voto favorevole della sindaca di Settefrati, Angelica Apruzzese, alla avvenuta delibera per l’aumento delle tariffe idriche, ci sentiamo, come gruppo di minoranza “Azione amministrativa per Settefrati”, il dovere di informare e fare chiarezza alla nostra cittadinanza della scelta, a nostro avviso, sbagliata da parte della sindaca e ci scusiamo per non averlo fatto prima, in quanto, contrariamente a lei, abbiamo voluto documentarci.
Sindaca di Settefrati, prima di addentrarci in quella che è la motivazione, a seguito del suo assenso ed anche sulle sue dichiarazioni riferite alla deliberazione della conferenza dei sindaci votata il 22 ottobre scorso che ha riguardato l’aggiornamento tariffario del S.I.I. dell’ATO 5 per il IV periodo regolatorio, anni 2024/2029, vogliamo introdurre un concetto, quale fondamento per poter espletare il suo mandato per il quale la maggioranza degli elettori di Settefrati hanno scelto lei per ricoprire la carica di prima cittadina.
Tale concetto è quello della conoscenza, la quale ci consente di vedere la realtà così com’è e ci aiuta a trovare soluzioni ai tanti problemi che la quotidianità ci pone avanti sia nella vita privata che in quella pubblica.
Ebbene sindaca, proprio per la sua mancanza di conoscenza, così come per la mancanza di conoscenza della maggioranza della sua squadra, (in questo caso specifico) si è deliberato un aumento delle tariffe idriche per gli anni 2024/2029 che definire scandalose sarebbe minimizzare il danno che avete apportato a tutta la nostra comunità, coinvolgendo l’intera provincia.
Non conscia della sua infausta decisione di voto, qualche gg fa, sui social, ha rilasciato dichiarazioni inopportune:
“ E’ stato approvato dalla maggioranza dei sindaci… che ci hanno messo la faccia, a fronte di molti scappati via durante la riunione o ancor peggio assenti all’appello.”
Le due categorie di sindaci (gli uni votanti a favore della delibera e gli altri che vilmente si sono nascosti con la loro assenza) sono la faccia della stessa medaglia, rappresentano quella “politica” che viene meno nei valori nobili nei confronti dei diritti dei cittadini comuni.
Ancora: “un aumento del 6% a fronte anche di rincari di mercato rispetto a circa il 10% che avrebbe imposto senza possibilità di fare nulla.”
A riprova di ciò vorrei rendervi edotti che la delibera prevede un aumento per l’anno 2024 del 14,79% e del 14,81 per il 2025 (date una controllata al punto 2 lettera d pag.42 del deliberato).
Mentre per l’applicato immediato si è previsto un aumento del 6,07% per il 2024 e del 6,23 per il 2025.
Gli accordi di palazzo e la vostra non conoscenza, vi ha fatto trascurare quale fossero le vere percentuali di aumenti, così come non avete compreso le differenze tra il deliberato(14,79% e 14,81%) e l’applicato ( 6,07e 6,23 ) le cui differenze verranno addebitate agli utenti per il riferimento anno 2024, il 2030 e per il riferimento anno 2025, il 2031.
In conclusione, facendo il conto della serva, l’aumento sarà del 30% per il biennio 2024/2025 rispetto a quelle applicate nel 2023.
Ancora il suo ribadire: “Io c’ero e ci ho messo la faccia … è stata una decisione per arrecare meno danno possibile”.
Lei sindaca, come la maggior parte dei sindaci della provincia, veramente disconosce i danni che ha arrecato alla nostra comunità, non prendendosi nemmeno la briga di informarsi, laddove avrebbe potuto recepire la notizia che la provincia di Fr, ha le tariffe tra le più alte d’Italia e di contro la dispersione delle reti è anch’essa la più alta d’Italia, (notizia data e confermata non molto tempo fa anche dalla trasmissione REPORT sulla rete Rai).
Questi parametri, uniti alla considerazione delle difficoltà economiche dei propri cittadini, dovevano indurla ad un voto consapevole, votando contro la proposta portata in delibera, ma soprattutto, farsi parte diligente al fine di convincere tanti più sindaci a fare altrettanto.
Noi come gruppo di minoranza ci rammarichiamo dell’accaduto, ma siamo certi che i cittadini hanno preso atto,che la loro sindaca, rappresentante della comunità di Settefrati non ha difeso i loro diritti, bensì gli interessi della multinazionale.
Articolo fatto a nome della minoranza del comune di Settefrati, “Azione amministrativa per Settefrati”.
Comunicato Stampa
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