Sezze: Minacce ad un esercente e resistenza a P.U. Il Questore emette il daspo urbano nei confronti di un 54enne

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Continua l’attività della Polizia di Stato di Latina per il contrasto ai fenomeni violenti commessi nei luoghi della “movida” .

L’ultimo ad essere colpito dal daspo urbano è un 54enne originario di Sonnino, che nei mesi scorsi si era reso responsabile di minacce nei confronti del titolare di un Bar di Sezze ed aveva opposto resistenza ai Carabinieri intervenuti.

I fatti risalgono al giugno scorso, l’uomo in evidente stato di ubriachezza, si era scagliato contro il titolare del bar che aveva rifiutato di somministrargli altri alcolici, arrivando a minacciarlo anche di morte. Da qui una escalation di violenza, culminata nel lancio di sedie, calci e pugni ai gazebo posti all’esterno del locale, fino all’arrivo dei militari, intervenuti sul posto a seguito di segnalazione.

La valutazione degli atti trasmessi dai Carabinieri, lo stato di agitazione provocato nei confronti della vittima e le condotte di violenza e  resistenza a Pubblico Ufficiale, hanno consentito ai poliziotti della divisione Anticrimine della Questura di Latina, attenti a garantire una risposta ai fenomeni di violenza che comportano pregiudizi per l’ordine e la sicurezza pubblica, di attivare i procedimenti amministrativi volti all’applicazione della misura di prevenzione

L’attività di monitoraggio dei fenomeni violenti commessi nei luoghi di aggregazione per l’applicazione degli strumenti preventivi di competenza del Questore continuerà incessante anche nei prossimi mesi, al fine di creare un effetto di deterrenza rispetto ai fenomeni di violenza urbana.

Per l’uomo scatta così il divieto per la durata di 2 anni, di frequentare locali pubblici o aperti al pubblico destinati alla somministrazione di alimenti e/o bevande quali pub, taverne, bar e ristoranti nonché locali di pubblico intrattenimento quali discoteche, locali notturni, ed affini ricadenti nel centro del Comune di Sezze.

In caso di violazione i destinatari rischiano la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.


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