Si ride e si riflette con la “Miseria e Nobiltà” di Luigi De Filippo

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Luigi De Filippo

SPETTACOLI: Torna il grande teatro della nostra tradizione con una delle opere più famose della commedia napoletana, “Miseria e Nobiltà”, di Eduardo Scarpetta, che ricordiamo nell’interpretazione cinematografica di Totò, con due giovanissimi Carlo Croccolo e Sophia Loren.

L’opera torna sul palscoscenico del Teatro Ariston di Gaeta nell’interpretazione di un grande figlio d’arte, Luigi De Filippo, con un gruppo di dieci attori della sua Compagnia di Teatro.

La storia è nota a tutti. Eugenio, un giovane di nobile estrazione, ama la figlia di un cuoco arricchito, per avere il consenso alle nozze, chiederà aiuto a Don Felice Sciosciammocca e famiglia, che, poveri e affamati, dovranno fingersi nobili e soprattuto, non affamati davanti a un piatto di maccheroni fumanti.

miseria_nobilta2La ripresa di questa storica e famosa commedia da parte di Luigi De Filippo che ne è autorevole protagonista e regista, vuole essere un omaggio a Eduardo Scarpetta, riformatore del Teatro napoletano, che proprio in questa “Miseria e nobiltà” aveva compiuto la sua riforma, con l’invenzione e la consacrazione del personaggio di Don Felice Sciosciammocca, prototipo del napoletano piccolo borghese, che sostituisce Pulcinella, maschera d’altri tempi.

La fame è il tema della commedia, e da quando Scarpetta scrisse questo testo  fino ad oggi, la fame è rimasta immutata: la fame di lavoro, la fame di sopravvivenza, la fame di giustizia, quella fame che, soprattutto nel Mezzogiorno, se non soddisfatta, può provocare grandi sconvolgimenti

miseria_nobilta6E’ celebre il finale del primo atto; tutti in scena siedono avviliti perché ogni tentativo di procurarsi da mangiare è fallito;  improvvisamente un cuoco e due sguatteri entrano portando ogni ben di Dio, nessuno si chiede da dove provenga quella grazia e tutti scattano come molle avventandosi sui maccheroni fumanti. E’ la scena che rappresenta e riassume in termini di grottesco, non il dramma di due famiglie, ma la secolare tragedia di un popolo.

La stagione teatrale del Teatro Ariston, vedrà poi ancora grandi protagonisti, Peppe Barra sarà in scena con “Sogno di una notte incantata” mercoledi 24 febbraio  e Paolo Caiazzo con il suo “Benvenuti in Casa Esposito”, martedì 22 marzo, infine, fuori abbonamento il 26 gennaio “Allafaccianostra”scritto e interpretato da Sergio Vespertino e Paride Benassai, un cartellone ricco e coinvolgente per trascorrere insieme un inverno fatto di appuntamenti con la cultura ed il divertimento.

Appuntamento, dunque, lunedì 11 gennaio 2016, alle ore 21.00 con Luigi De Filippo e la sua “Miseria e Nobiltà”

Per informazioni e prenotazioni:

Gaeta TEATRO ARISTON – Piazza della Libertà 19 Tel: 0771463067 e-mail: cineariston@libero.it  –  http// www.aristongaeta.it

Formia –  AS Turismo – Via G. Paone 20 Tel. 0771324467 – New World Travel – Centro Commerciale Itaca Tel. 0771738095

Itri –  BLOB STUDIO –  Via 8 marzo 2 – Tel: 3355717120

Fondi – GIGIMAX  – P.zza San Francesco 2 –  Tel: 0771.512260 BIGLIETTI ONLINE: www.bi

di Enrico Duratorre


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