La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni, così inizia un celeberrimo racconto di Italo Calvino. Leonia è l’icona di un modello di sviluppo che noi chiameremo estensivo, e che Boulding avrebbe considerato con l’appellativo di “economia del cowboy”. Sintesi di un sistema economico che depreda il mondo, prosciugandolo di tutte le risorse. Di questo, i rifiuti ne rappresentano la prova evidente, nonché la dimostrazione che la nostra economia non è circolare ma lineare: entrano materie prime escono residui. Un flusso continuo e crescente, che per durare presuppone la capacità di prelevare sempre nuove risorse, e di poter scaricare da qualche parte ciò che ne risulta come scarto. A corroborare questa tesi vi sono i numeri: il prelievo di materie prime vergine nel 2020 si è attestato a circa 72miliardi di m3; di questi, il 20% circa viene trasformato in rifiuto e finisce in discarica. Un enorme quantità di rifiuti, che viene smaltita inopinatamente in discariche a cielo aperto: ma non può durare a lungo così. Difatti, il punto relativo alla disponibilità di siti atti allo smaltimento in sicurezza dei rifiuti é dirimente, e rappresenta da sempre un capitolo critico: la scarsità di discariche costituisce effettivamente un collo di bottiglia, che perciò influenza tutto il sistema. Già oggi, ad esempio, la normativa esclude in partenza tutti i siti collocati in zone a rischio esondazioni, in prossimità di corpi idrici, centri abitati, o manufatti ad uso antropico, zone a tutela ambientale e paesaggistica, terreni permeabili. Ciò, in un territorio fortemente antropizzato come quello della provincia di Frosinone, rende già ora impossibile individuare siti che siano tecnicamente idonei all’accoglimento di rifiuti. Ad oggi, come si evince anche dallo studio finanziato dall’ ente Provincia, sul territorio ciociaro non vi sono più zone bianche atte all’installazione di discariche. Ed in un mercato efficiente, la scarsità si trasferisce nel prezzo. Ecco, quindi, che i cittadini della provincia di Frosinone si ritrovano a pagare una T.A.R.I fra le più care d’Italia, con incrementi fino al 7,5%. Molti si meravigliano del fatto che la tariffa aumenti nonostante il riciclo sia in crescita e ne attribuiscono la ragione a motivazioni sbagliati. Infatti, pensare che una strategia sostenibile per i rifiuti possa basarsi unicamente su prevenzione e riciclo è come pensare che una squadra di calcio possa vincere schierando solo giocatori di punta. L’esperienza internazionale e concorde nel mostrare che l’azzeramento della discarica, ergo l’eliminazione di tutte le problematiche ad esse connesse, si può conseguire solo adottando un adeguato mix di recupero materiali costituito da riciclo e compostaggio, e di recupero energetico. eConsiderando anche tutti i flussi che si originano dal trattamento secondario dei materiali raccolto in modo differenziato. Siamo inoltre convinti che in questa fase, l’unica via percorribile sia quella della gestione integrata, soprattutto in questa zona del paese dove le carenze infrastrutturali a tal fine [atte al trattamento dei rifiuti] sono evidenti e disastrose. Occorre investire in tutte quelle attività che servono alla trasformazione dei vari flussi di materiali avviandoli al riciclo, è necessario altresì promuovere la costruzione di impianti di compostaggio, e infrastrutture atte al recupero energetico e di materia. Servono infine meccanismi certi, territorialmente uniformi e non troppo penalizzanti in termini di adempimenti amministrativi per assicurare che i materiali recuperati possano effettivamente trovare destinazione sul mercato. La gestione dei rifiuti è una responsabilità collettiva. L’imperativo resta quello di ridurre al minimo la quantità di rifiuti che produciamo. Certo, sistema di tariffazione puntuale può incentivare comportamenti virtuosi, ma non è sufficiente. Riciclare correttamente è fondamentale per diminuire la quantità di rifiuti destinati alle discariche: l’obiettivo finale è un futuro con zero discariche, per un ambiente più sano.
Fare Verde Sora
Gruppo locale di Fare Verde Provincia di Frosinone APS
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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