La riorganizzazione del servizio 118 mette in allarme i Sindaci sul futuro della salute dei cittadini già provati dal funzionamento non sempre lineare di questo settore che è di vitale importanza per la vita dei cittadini. Questa volta l’allarme viene, come detto, dalla riorganizzazione che si sta cercando di operare, peraltro molto in sordina e senza alcun rumore del servizio del 118; ed a suscitarlo sono gli stessi medici che da anni operano in prima linea in questo settore.
I Medici E.S.T. delle postazioni di Latina e Provincia denunciano, infatti, l’attualizzazione del decreto che i Vertici dell’ ARES 118 stanno operando e che è relativo all’applicazione del capitolato di gara per l’assegnazione del servizo 118 nella provincia di Latina. Un decreto che prevede la brusca ( insensata – pericolosa ) riduzione del numero dei medici a bordo dei mezzi preposti al soccorso. Si assegna tutto ad un ATI (associazione temporanea di imprese), di 19 ABZ medicalizzate rimarranno soltanto 5 automediche (equipaggio composto da infermiere professionale e medico d’emergenza) con la seguente distribuzione territoriale : CASTELFORTE – FORMIA – TERRACINA – LATINA CENTRO – CISTERNA DI LATINA; 14 ambulanze non medicalizzate (BLS) con distribuzione ubiquitaria (equipaggio composto da infermiere professionale, autista e barelliere); il rapporto medico – paziente, ottimizzato a 01 ogni 60 abitanti viene aumentato, nella nostra provincia, drasticamente (pericolosamente) a 01 ogni 250 abitanti!!! Tutto questo senza ottenere benefici economici (anzi è previsto un aumento dei costi!!!) e creando potenziali pericolosi “vuoti” gestionali che mettono a rischio la salute del cittadino. Il vantaggio (paventato) sarebbe l’assunzione di 90 barellieri… Niente contro l’”affidamento” ai privati, anche se si auspica una rapida revisione della tipologia dei contratti legati al settore (stabilizzazione – superamento del precariato più estremo), niente contro la gestione del soccorso affidata a mezzi più “agili” e “maneggevoli” ( le auto mediche ), nulla in contrario all’assunzione dei barellieri. Quello che si chiede all’ARES è una più adeguata distribuzione dei medici d’emergenza sul territorio, studiata secondo la particolare orografia della nostra provincia (Latina), non paragonabile certo a quella di Roma che prevede una maggiore “densita per Kmq” di strutture ospedaliere; una distribuzione figlia di un “graduale”, (ponderato) passaggio al sistema proposto dall’Azienda Regionale per l’Emergenza sanitaria. Non si comprende, infine, il perché di tutta questa fretta nella riorganizzazione. Si confida, da parte della dirigenza ARES 118, in un “ripensamento” della distribuzione territoriale degli equipaggi ALS (con medico a bordo),
Per questa ragione, il Sindaco di Santi Cosma e Damiano, dott. Vincenzo Di Siena ed il suo delegato dott. Nicola Pagano, considerando l’ampiezza del problema e la sua negativa ricaduta sull’intero territorio del sud hanno ritenuto di convocare, presso la Sala Consiliare del Comune Aurunco per il giorno 13 agosto 2013 alle ore 10,30, i Sindaci dei Comuni di Castelforte, Minturno, Spigno Saturnia, Formia, Gaeta ed Itri, i quali cercheranno proprio di affrontare questa problematica, anche in virtù della responsabilità che come primi cittadini hanno in materia i salute pubblica, cercando di sviscerare il problema e soprattutto di poter individuare delle linee comuni da poter seguire per il bene della collettività dell’intero comprensorio.
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