Domani. 4 settembre, Terracina ricorderà con una cerimonia organizzata dal Comune il 72° anno del suo più grave bombardamento da parte di 12 B17 Fortress e 12 Liberator B24 dell’USAF. Un bombardamento inutile, scriveranno poi gli storici, perché Terracina fu colpita brutalmente dalle bombe americane il giorno dopo la firma dell’armistizio di Cassibile, che evidentemente fu tenuto nascosto, permettendo al comando americano di confermare le missioni di guerra sulle città italiane “secondarie”, tra le quali figuravano in elenco anche Terracina, obiettivo strategico poiché città portuale. Le vittime di quel tragico 4 settembre del ’43 furono 138, tra le quali donne, bambini, anziani e diversi contadini che ritornavano dalla campagna dopo una dura giornata di lavoro. Quel bombardamento segnò l’inizio di una lunga serie d’incursioni aeree sulla città, che si protrassero fino al 27 maggio del ’44 con quello dei tedeschi, nostri ex alleati, senza contare le razzie e le uccisioni per rappresaglia che funestarono gravemente la popolazione terracinese e dell’intero comprensorio. Anche quest’anno la liturgia del ricordo di quei giorni tremendi è tenuta salda nella memoria collettiva dei terracinesi con una serie d’eventi, che prevedono alle ore 9:15 il raduno delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche presso Piazza Garibaldi; alle 9:20 ci sarà la benedizione della Corona di alloro, alle 9:25 la deposizione della Corona al Monumento ai Caduti.
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