Tregua fiscale: Le posizioni dei comuni di Sermoneta e Cisterna di Latina. Chi aderisce e chi no allo stralcio delle cartelle esattoriali

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I Comuni di Sermoneta e Cisterna di Latina sulla “tregua fiscale” hanno adottato posizioni diverse riguardo l’opportunità offerta dalla Legge Finanziaria 2023, di azzerare gli interessi e le sanzioni sulle cartelle esattoriali, che non superino complessivamente i mille euro, posizioni chiaramente opposte e che sono riportate sotto, nei dettagli

SERMONETA
L’amministrazione comunale di Sermoneta aderisce alla “tregua fiscale” prevista dalla legge di bilancio 2023. “Abbiamo fatto una puntuale analisi con gli uffici finanziari – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – e dopo esserci confrontati con la maggioranza, abbiamo deciso che non ci opporremo all’opportunità offerta dalla legge Finanziaria 2023, consentendo ai cittadini di azzerare gli interessi e le sanzioni sulle cartelle esattoriali relative agli anni fiscali che vanno dal 2011 al 2015 e che non superino complessivamente i mille euro. In sostanza resterà da pagare solamente l’importo originario del tributo non versato. Un alleggerimento del debito che non significa condono, ma si incentivano i contribuenti che vogliono saldare vecchi debiti di piccola entità. Nel caso del Comune di Sermoneta si tratta di un importo esiguo, circa 6.500 euro totali. Non avremmo mai condiviso una rottamazione di tutto il debito, nel rispetto della stragrande parte dei nostri concittadini che pagano regolarmente i tributi comunali questo provvedimento tende una mano ai contribuenti con piccoli debiti pregressi. Sermoneta è una comunità virtuosa, con una bassa percentuale di evasione contro la quale, comunque, l’amministrazione non abbassa mai la guardia, grazie anche e soprattutto al costante impegno degli uffici comunali che lavorano per garantire l’equità fiscale, da sempre un faro della nostra amministrazione, nel rispetto del principio “pagare tutti per pagare meno”.

CISTERNA DI LATINA
«Non aver aderito, attraverso l’approvazione della delibera di Consiglio comunale, all’annullamento automatico delle sanzioni e degli interessi, ai sensi dell’art. 1 comma 229 della Legge 29 dicembre 2022 n. 197, non vuol dire che i cittadini si ritrovano a pagare sanzioni ed interessi per i tributi locali di importo fino a mille euro, per il periodo che va dal 2000 al 2015. I cittadini hanno già questa possibilità di adesione agevolata alla misura dello stralcio: basta recarsi all’Agenzia della Riscossione. Aderire a questo stralcio vuol dire cancellare in automatico le sanzioni e gli interessi ad un contribuente che può già farlo, contribuente che non ha espresso la volontà di pagare il debito e che non è detto che lo salderà visto che non paga da 20 anni. A cosa serve allora questo specifico provvedimento della Finanziaria 2023?
Non si tratta di non voler intervenire a favore delle famiglie più bisognose. Con l’opzione di non applicazione, il Consiglio comunale ha scelto di non aderire ad una misura che c’è già e che non cambia la sostanza dei fatti. Anzi, la misura va a discriminare i contribuenti che hanno ricevuto un carico dalle agenzie private di riscossione che, in questo caso, non si vedrebbero annullare in automatico le sanzioni e gli interessi da parte del Comune, poiché la norma della Finanziaria disciplina esclusivamente i carichi in magazzino dell’Agenzia della Riscossione. Questo Ente, come tanti altri, si affida da anni ad agenzie private di riscossione: per un carico emesso da queste agenzie non vengono cancellate in automatico le sanzioni e gli interessi. Ma soprattutto, per questa Amministrazione, si tratta di una questione etica e di rispetto verso chi paga le tasse a scadenza naturale, verso chi fa sacrifici per essere in regola con i tributi locali. Non possiamo avallare una norma che premia chi non paga».
Lo dichiara l’Amministrazione comunale, dopo la seduta del Consiglio comunale che ha approvato la delibera per l’esercizio dell’opzione di non applicazione della misura dello stralcio ai sensi dell’art. 1 comma 229 della Legge 29 dicembre 2022 n. 197, per l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a mille euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.


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