POLITICA: Partecipare per dare valore al territorio Lo spirito e le proposte programmatiche che animano il nostro lavoro e sono tra gli obiettivi più importanti della nostra coalizione hanno come idea di fondo e di valore, quello di ridisegnare la mappa del turismo, facendo perno sulla “bellezza” e la “cultura” . Così, a pochi giorni dal lungo ponte di Pasqua, che ha portato nella nostra città un massiccio afflusso di persone, “abbiamo ascoltato molti operatori e comuni cittadini in questi giorni, e abbiamo raccolto anche alcune preoccupazioni sulla discutibile qualità del turismo nella nostra città.” “Vorremmo” dice Mancini “evitare che Gaeta diventi un Luna Park, vorremmo salvaguardare la sua vocazione turistica, quella che consente ai cittadini e a agli altri di godere della sua Cultura, del suo paesaggio, del suo modo di vivere, delle specialità gastronomiche locali, favorire occasioni di dialogo, di movimento, creare OPPORTUNITA’.
Finalizzare i bisogni del turista e degli stessi cittadini nella valorizzazione della bellezza, della cultura, esaltare il senso del viaggio autentico, che non sia più motivato da puro consumismo, ma che si dimostri aperto e accogliente verso la comunità ospitante, verso ciò che privilegia un prodotto a km0, dal pescato ai prodotti agricoli locali, alle eccellenze di cui il nostro territorio abbonda, dall’olio d’oliva ai prodotti cosmetici biologici realizzati con i principi attivi ricavati dalla terra e dal mare. E ancora, un turista che apprezzi e utilizzi una mobilità pubblica efficiente e a basso impatto ambientale, che rispetti le regole di convivenza civile e decoro urbano, che in cambio di un servizio e di un’accoglienza qualitativamente migliore, sia disposto a sostenere costi di soggiorno più elevati.
“Siamo convinti” prosegue “che chi governa deve assumere il ruolo, la responsabilità, l’onere anche, di “comunità educante” volta a mantenere e consolidare un modo nobile di intendere il turismo. Non vorremmo privilegiare la quantità a discapito della qualità, ma far risaltare quella immagine di Gaeta che l’ha resa famosa e apprezzata per la sua identità culturale, ambientale, sociale. Se avremo la possibilità di governare questa città, cercheremo assieme ai cittadini proprietari di immobili, di strutturare la propria offerta abitativa secondo criteri qualitativi di elevato standard, convinti che essi si riveleranno ben più remunerativi.”
Per Gaeta, investire sull’ambiente e sul patrimonio storico e culturale, significa sostenere attività economiche e tradizionali e migliorare la qualità dell’individuo appartenente a quella comunità. Il “turista sostenibile” è curioso, sensibile, attento e, in antitesi rispetto al turismo di massa, vuole cogliere “l’autenticità”, la specificità, la peculiarità di culture e luoghi; differenze, queste, fondamentali per la ricchezza, lo sviluppo e la civiltà di un luogo. La sua curiosità anima attrazioni altrimenti statiche, si pensi al Castello Angioino-Aragonese e alla possibilità di offrire narrazioni di vita vissuta in quei luoghi. Narrazioni di fatti e persone, di piccole storie e grandi eventi che hanno attraversato il tempo e la storia di quei luoghi. Attingere alle memorie dei luoghi per ritrovarne il gusto e la sapienza trasformando l’accompagnamento turistico in un emozionante viaggio in un tempo che non c’è più attraverso racconti veri e persone preparate a farlo.
Anziani e giovani, organizzati e sostenuti dalla comunità locale e da una attenta Amministrazione comunale avrebbero da scambiare e da proporre itinerari veri, vissuti e narrati con amore per i luoghi e contestualmente con sostenibilità economica per i protagonisti. Con la Coalizione della Città stiamo guardando alle altre città, alle buone pratiche che si sono tradotte in una miglioramento qualitativo della loro offerta turistica” , ma anche ad esempi similari per intenti, come alla Valle d’Aosta, dove non c’è il mare, ma proprio per questo motivo la Comunità ha ottenuto il successo nel turismo salvaguardando la propria identità e non lasciando spazio in alcun modo ad un turismo mediocre, che alla fine snatura la vita stessa dei cittadini, come è successo in Calabria e in altre aree costiere vittime di un turismo superficiale saccheggiatore.
Ufficio Stampa – Coalizione per la città
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