L’associazione Fare Verde della Provincia di Frosinone ha depositato la specifica richiesta di controlli su tutto il territorio provinciale per la commercializzazione , per la lavorazione e la trasformazione della carne della specie Sus Scrofa non sottoposta al regime d’ispezione da parte dei Servizi Veterinari nell’interesse supremo dei propri iscritti e degli animali. La richiesta specifica e’ indirizzata ai Carabinieri del N.A.S. ed e’ rivolta ad ottenere controlli sanitari e amministrativi per ristoranti, trattorie, agriturismi, laboratori di trasformazione, sagre ed eventi presenti in provincia di Frosinone ove avviene cessione, lavorazione e trasformazione delle carni di Cinghiale. Fare Verde ricorda ai propri iscritti consumatori finali che le carni di qualsiasi specie per essere commercializzate devono essere sottoposte all’ispezione sanitaria da parte dei Servizi Veterinari e in particolare per la carne di cinghiale ceduta direttamente dai cacciatori si ritiene insufficiente il semplice esame Trichinoscopico. Ci sono molti altri motivi legati all’igiene , ad altre malattie trasmissibili all’uomo e agli animali come la Brucellosi e la Tubercolosi, forme di insudiciamento, forme di contaminazione, proliferazione batterica, presenza di farmaci, presenza di sostanze ormonali, presenza di metalli pesanti oltre la soglia prevista dalla normativa vigente, mancata tracciabilita’ ecc ecc che possono essere la causa dell’esclusione delle carni dal circuito della trasformazione, lavorazione e vendita in quanto potrebbero essere pericolose per il consumatore e per gli animali.
di Andrea Conte
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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